Laurini: un game changer in un mondo difficile
L’IPLOCA Novel Construction Spring Session 2024 si è svolta a Windsor, dove esattamente 20 anni fa si tenne il primo evento in assoluto. Quale migliore occasione per Laurini per festeggiare 20 anni di storia in questo incredibile settore? Una storia di ambizioni e sfide, dove l’innovazione è la chiave per migliorare qualità, prestazioni, sicurezza e sostenibilità.
“Beyond Boundaries: Embracing 20 years of Innovation, Unveiling Tomorrow’s Transformative Trends in Pipeline Construction,”, questo è stato il tema della sessione. Ci siamo concentrati su due verbi nel titolo: “unveiling”, ovvero “svelare”, perché lo scopo dell’industria pipeline è quello di togliere il “velo” dal futuro e concentrarsi sulle nuove tendenze, e “embracing”, ovvero “abbracciare”, come dare un grande abbraccio a tutti coloro che portano innovazione per migliorare il nostro settore.
Laurini è da sempre impegnata nell’innovazione ed è per questo che ci consideriamo, insieme a molte altre aziende associate a IPLOCA, come “game changer in un mondo difficile”. Crediamo che ci siano cinque caratteristiche per cambiare le regole del gioco: apertura mentale, talento, condivisione delle conoscenze, fallimento e resilienza. Nella nostra presentazione durante la Novel session, abbiamo analizzato questi attributi, ripercorrendo la lunga storia di innovazione di Laurini.
All’epoca il Side Excavator Laurini venne riconosciuto come una soluzione molto innovativa e ricevette il “New Technologies Award sponsored by BP” alla Convention di Vancouver del 2005. Il primo premio IPLOCA a riconoscere il “talento” di un’azienda che era entrata nel settore pipeline solo pochi anni prima. Nel 1996 Marco Laurini progettò e costruì la prima macchina, una frantumatrice semovente e telecomandata denominata Grub, appositamente progettata per lavorare all’interno di una trincea, lasciando dietro di sé uno strato uniforme di materiale fine. Nello stesso anno alcune società (ad esempio Bonatti e Somico) acquistarono le prime due unità.
La “condivisione della conoscenza” è fondamentale. Proprio come negli sport di squadra, la combinazione delle abilità di molte persone può creare cose meravigliose: “Il tutto è più della somma delle sue parti”. Nel 1996, Laurini si è unito a IPLOCA e ha partecipato alla Convention annuale di Istanbul. Questo è stato un punto di svolta per la nostra azienda perché il contatto con aziende leader nel settore pipeline ci ha permesso di comprendere meglio le esigenze e i problemi da risolvere.
Nel 2000 nasce il bestseller di Laurini, il Vulcano: un vaglio vibrante, semovente e telecomandato. Anche le migliori innovazioni necessitano di aggiornamenti, per questo nel 2015 è stata lanciata Vulcano 2.0, seguita da Vulcano Smart e Vulcano XXL.
Condivisione delle conoscenze significa anche costruire partnership preziose. L’anno scorso Laurini ha firmato un accordo con Tesmec, un altro innovatore nella produzione di macchine. L’idea alla base della partnership è quella di combinare le nostre macchine nelle operazioni di lettiera, imbottitura e riempimento. Quando si utilizza un trencher, le prestazioni del Vulcano possono essere migliorate grazie al materiale più fine prodotto dal trencher. I vantaggi competitivi includono una soluzione completa per il cantiere, risparmi in termini di costi e tempo e minori movimentazioni di macchinari lungo il cantiere.
Durante una cena nel 2006, Marco Laurini e l’Asset Manager di Spiecapag, Bernard Quereillahc, discutevano di un pianale cingolato multifunzione. Marco disegnò i progetti su un tovagliolo. Quello fu il giorno in cui nacque Muletrax. L’idea era quella di creare un pianale cingolato per vari usi. Muletrax ha vinto il secondo premio BP di Laurini, a Sidney nel 2007. Il terzo premio BP è arrivato nel 2011 con la pinza rotativa Seam Aligner Clamp, che garantisce il posizionamento rapido, preciso e sicuro dei tubi.
L’innovazione riguarda anche il fallimento. Nel 2018 abbiamo sviluppato Apollo, un sistema di posatubi. All’epoca volevamo garantire la stabilità della colonna tubolare, fissare i bracci laterali e ridurre il numero di macchine utilizzate durante la posa del tubo. Le cose non vanno sempre come previsto. Apollo non ha avuto fortuna a causa delle poche tipologie di cantieri in cui può essere utilizzato.
L’ultimo ingrediente chiave per cambiare le regole del gioco è la “resilienza” e questa parola ha diversi significati.
– Resilienza significa coraggio: nel 2021 abbiamo progettato il nostro posatubi SansOne che ha portato importanti innovazioni in termini di visibilità e trasportabilità.
– Resilienza significa adattamento: dal 2022 progettiamo e continuiamo a produrre rulliere (Casing Spacers) per microtunnel.
Immagine: Progetto Jacko Lake, Surerus Murphy, Canada
– Resilienza significa anche nuove sfide: nel 2018 Laurini ha avviato una nuova business unit dedicata alle trasformazioni speciali di escavatori per macchine da demolizione.
Il know-how acquisito nelle macchine per pipeline è stato fondamentale per il nostro successo nello sviluppo di trasformazioni speciali per escavatori adatte anche ai cantieri di pipeline. La nostra ultima innovazione è lo Switch-boom Excavator. Il suo vantaggio competitivo è che un singolo operatore può passare dalla configurazione di scavo a quella di posatubi in soli dieci minuti.
La macchina sarà presentata al Pipeline and Gas Expo di Piacenza a fine maggio.