Jocker è un brevetto registrato da Laurini, nonché la macchina più innovativa nella scarifica e nella demolizione superficiale delle volte delle gallerie autostradali. La manutenzione delle gallerie autostradali è una esigenza sempre più attuale, in modo particolare la scarifica della superfice in calcestruzzo della volta. Fino ad oggi, questa operazione è sempre stata eseguita con frese montate su bracci di escavatori, modificati ad hoc per questo tipo di lavoro. Tuttavia, il braccio dell’escavatore può fresare solamente metà della volta e successivamente deve girarsi di 180° per lavorare l’altra metà. Queste operazioni richiedono un’elevata specializzazione dell’operatore che deve eseguire i movimenti del braccio coordinando la corsa di diversi cilindri idraulici. Il risultato è un lavoro complesso e stressante per l’addetto e con dei tempi considerevoli. Piazzandosi al centro della carreggiata, grazie ad un braccio telescopico che porta una fresa montata su una ralla, Jocker percorre tutto l’arco della volta senza interruzione e con un sistema automatico che segue perfettamente la sua geometria. L’avanzamento è avviato tramite un pulsante e l’operatore dovrà solamente seguire la fase di lavoro fino al termine della passata, quando darà il comando per il ritorno in senso opposto. Tutto questo comporta risparmi di tempo considerevoli, una maggiore produzione oraria in metri cubi asportati e un minore impegno da parte dell’operatore che potrà seguire le operazioni da una posizione di sicurezza, lontana dalla zona di lavoro. La progettazione del Jocker è stata interamente realizzata dai progettisti Laurini, che hanno voluto trovare la soluzione ideale per fresare tutto l’arco in una sola passata, senza interruzioni. La sfida più impegnativa è stata quella di calcolare lo sforzo sulla rotazione del braccio, considerando la distanza, il peso del braccio e della fresa e lo sforzo stesso durante la fresatura, che ha comportato l’applicazione di n.6 motoriduttori che ingranano sulla stessa ralla. Il sottocarro è allargabile idraulicamente per permettere il trasporto in sagoma della macchina e nello stesso tempo una base d’appoggio molto larga durante la lavorazione che garantisce alla macchina la stabilità necessaria. È stato applicato un motore molto più potente rispetto agli escavatori che vengono di solito impiegati in questa lavorazione, quindi con la possibilità di applicare una pompa idraulica dedicata all’utensile con una elevata portata e pressione di olio idraulico.